Sono venuto sulla terra per fare la tua volontà
Mario Luzi, La Passione, Via Crucis al Colosseo, 1999
eppure talvolta l’ho discussa.
Sii indulgente con la mia debolezza, te ne prego.
Quando saremo in cielo ricongiunti nella Trinità
sarà stata una prova grande
ed essa non si perde nella memoria dell’eternità.
Ma da questo stato umano d’abiezione
vengo ora a te, comprendimi, nella mia debolezza.
Mi afferrano, mi alzano alla croce piantata sulla collina,
ahi, Padre, mi inchiodano le mani e i piedi.
Qui termina veramente il cammino.
Il debito dell’iniquità è pagato all’iniquità.
Ma tu sai questo mistero. Tu solo.
Carissimi Amici di Villa Nazareth,
vorrei farvi giungere il mio più sincero augurio di una serena Santa Pasqua con questa immagine, in cui si staglia al centro la Croce. Una Croce carica dei nostri limiti, delle nostre piccolezze, delle nostre miserie umane, dei nostri peccati.
È un’immagine di ascetico patetismo quella che Girolamo Muziano rappresenta in questa salita al monte Calvario: lo sguardo del Redentore è rassegnato mentre va incontro al suo destino, sostenendo il peso della Croce. L’artista lombardo sottrae spazio pittorico a ogni inutile orpello narrativo; la superficie del dipinto è quasi claustrofobica, interamente dominata dalla figura monumentale di Cristo, al di là del quale appare una piccola porzione di cielo, dove si addensano nubi oscure. Dietro di lui, il volto scomposto dello sgherro si contrappone anche simbolicamente alla serena dignità con cui Cristo sopporta la Passione.
Quel volto scomposto dello sgherro potrebbe riflettere il volto di ciascuno di noi, impregnato di dubbi, errori, timori, incertezze, titubanze. Consapevoli che il nostro cuore umano sia pieno di contraddizioni, con la stessa dignità di Cristo nel portare la Croce, preghiamo il Padre di essere indulgente con la nostra debolezza, di comprenderci nella nostra fragilità, di perdonare i nostri peccati, accogliendo così come un desiderio d’amore il nostro bisogno di palingenesi, in un mondo sempre più pervaso da odio, violenza, potere dispotico, fumi di distruzione.
La luce del Risorto possa finalmente diradare quelle nubi oscure addensate nella piccola porzione di cielo. Accompagno questi Auguri con una speciale preghiera per ciascuno di voi, i vostri cari e le vostre intenzioni di bene.
Card. Pietro Parolin