«Ognuno insegna qualcosa all’altro e chi sceglie di fare l’insegnante non può permettersi il lusso di essere pessimista, perché ogni allievo è una risorsa preziosa. »

Queste alcune delle parole che il professore Luca Serianni ha pronunciato durante la sua lezione di congedo dall’anno accademico, nella giornata di mercoledì 14 giugno, presso l’aula 1 della Facoltà di Lettere della Sapienza. Un momento profondo, in cui ha spiegato ampiamente quanto fondamentale e insostituibile sia il ruolo dell’ insegnante.

Linguista, filologo e professore ordinario di Storia della lingua italiana presso la Sapienza Università di Roma, nonché dottore honoris causa dell’Università di Valladolid, direttore delle riviste “Studi linguistici italiani” e “Studi di lessicografia italiana”, socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, della Crusca e dell’Arcadia dell’Accademia delle Scienze di Torino, autore di numerosi saggi e di una grammatica. Una presentazione minima per un grande uomo.

Luca Serianni ha insegnato ai propri allievi a mettere l’accento su sé stessi, affinché i ragazzi potessero imparare a fare affidamento sulle proprie capacità, mettendosi sempre in gioco, per crescere e scoprire il mondo. Lo slancio personale, la formazione culturale, l’attenzione ai propri talenti sono alcuni dei valori che il professore ha da sempre condiviso con i suoi studenti, così come Villa Nazareth continua a fare con i propri.

La sua grande arte di insegnare, la semplice e vera cura per gli studenti e la disciplina che ha insegnato non saranno certamente ripagati solo dal lungo applauso dell’aula gremita: avrà compimento quando la passione per il proprio mestiere sarà radicale in ognuno.

«Facendo questo mestiere,  una parte notevole delle cose che si apprendono, che si mettono a frutto, nasce proprio dal contatto con gli studenti  […] Cosa ho lasciato io agli studenti? Questo bisognerebbe chiederlo a loro.»

Per noi studenti, e professionisti ormai affermati, cresciuti tra le mura di Villa Nazareth, è stato un onore poter conoscere il professore in tante e varie occasioni. L’ultima incontro ufficiale è stato nel 2012, in occasione del 90° compleanno del nostro don Achille, insieme a Claudio Magris. L’amicizia e la benevolenza per la nostra realtà testimoniata in quell’incontro e in altri numerosi piccoli appuntamenti, anche informali e ristretti, sono per noi un grande ricordo che speriamo presto di poter ravvivare insieme.

I nostri migliori auguri per questa nuova pagina di vita, siamo più che sicuri che riempirla non sarà poi tanto difficile.