Con la conferenza del 10 ottobre tenutasi in via telematica, si è conclusa la Summer School 2020 dal titolo “L’uomo e lo Spazio” iniziata il 30 e 31 luglio scorso ad Arabba (BL) presso l’Hotel Potavescovo.

Il primo relatore dell’ultimo incontro del ciclo di conferenze è stato Alfredo Roma, presidente dell’Ente nazionale aviazione civile (Enac) ed European civil aviation conference (Ecac) e in più ex-coordinatore nazionale del Programma Galileo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. Il suo intervento, dal titolo “La storia e le ragioni dell’esplorazione dello spazio”, è stato un excursus su come e perché l’uomo si sia rapportato alla volta celeste nel tempo, partendo dall’astrologia antica fino ai programmi e alle tecnologie della modernità per investigare lo spazio extraatmosferico.

A seguire, ha preso la parola Andrea Sommariva, SDA Bocconi School of Management, che ha illustrato il concetto di Space Ecomony alla luce dell’entrata in gioco dei privati nelle attività spaziali. Fondamentale dunque la definizione di economia dello spazio, cioè l’insieme di attività finanziare e produttive volte alla migliore gestione e all’impiego delle risorse spaziali per beni e servizi terrestri, come ad esempio la possibilità di avere energia solare, oppure Internet, direttamente dallo spazio.

A chiudere l’incontro Stefano Ferretti, Esa (European space agency), su “Space Capacity Building in the XXI century”. Il fulcro del suo intervento è stato lo sviluppo della capacità spaziale, riguardo al quale è emersa la necessità di una co-creation e della partecipazione integrale dell’ormai comunità globale.

Con tali aspetti storici, politico-economici e tecnologici, dunque, è terminato il ciclo di conferenze organizzato da Villa Nazareth per approfondire la tematica sempre affascinante del rapporto tra l’uomo e lo spazio.