Il dott. Daniele Franco, Ragioniere Generale dello Stato, ha aperto giovedì 11 aprile il seminario organizzato dagli studenti di Villa Nazareth dal titolo “I conti in tasca allo stato – comprendere la finanza pubblica”.

Con una relazione sul debito pubblico, il dott. Franco ha ricordato come dal Bollettino Statistico mensile elaborato da Bankitalia si apprende che a fine 2018 il debito pubblico si è attestato sui quasi 2.317 miliardi, pari al 131,5 % del PIL. Il debito pubblico è rappresentato dall’esposizione di uno Stato e di altri soggetti pubblici nei confronti di altri soggetti economici. La definizione considerata è quella europea, per consentire l’armonizzazione delle finanze pubbliche dei paesi membri dell’UE. Il dott. Franco ha illustrato come è stato concepito il sistema di regole finanziarie dell’Unione, raccontando le scelte nate dal Comitato Delors che nel 1989 ragionò sull’unione monetaria. Si decise di non lasciarne al mercato finanziario la regolazione ma di affidarlo a un sistema di regole.

Ma perché l’Italia è così incline a indebitarsi? L’approfondimento ha interessato la storia del debito pubblico italiano: un elemento congiunturale del nostro paese, fin dalla sua unificazione. La conversazione con i ragazzi è continuata dando risposta ad alcuni quesiti: c’è un limite al livello di indebitamento? Le teorie e le esperienze storiche non indicano un limite: ma come sono stati ridotti i debiti del passato? Principalmente con tre misure: il default, l’inflazione, la tassa patrimoniale.

Un excursus ricco di spunti, che ha consentito alla platea di comprendere e ragionare su temi fondamentali per esercitare una cittadinanza consapevole.