“I popoli della fame interpellano oggi in maniera drammatica i popoli dell’opulenza. La Chiesa trasale davanti a questo grido d’angoscia e chiama ognuno a rispondere con amore al proprio fratello.” (Populorum Progressio § 3). 

Comprendere i fenomeni migratori e mettersi in gioco, decidendo da che parte stare. È questo l’obiettivo del Convegno “Diritti umani ed immigrazione: da che parte stare” organizzato dall’Associazione Comunità Domenico Tardini sabato 1 giugno, alle ore 16, presso il Collegio Universitario “Villa Nazareth”, gestito dalla Fondazione Comunità Domenico Tardini Onlus, in via Domenico Tardini, 33-35 a Roma.  

Alla comprensione delle migrazioni è dedicata la prima parte del convegno. I lavori saranno aperti da, Luca Di Sciullo, Coordinatore Centro Studi e Ricerche IDOS/Immigrazione Dossier Statistico, che introdurrà il tema con uno sguardo di insieme sulle migrazioni, analizzando luoghi, entità e cause. A seguire, Vincenzo Buonomo, Rettore della Pontificia Università Lateranense e Rappresentante della Santa Sede nell’Advisory Committee del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni unite, partirà dall’esperienza del cardinal Achille Silvestrini alla Conferenza di Helsinki per trattare i temi degli accordi europei ed internazionali, del Global Compact e della gestione dei fenomeni migratori in una logica di sviluppo comune. L’intervento sarà moderato da Maurizio Marceca, professore di igiene presso l’Università Sapienza di Roma, Presidente della Simm e componente del Comitato scientifico della Fondazione Comunità Domenico Tardini Onlus.

La seconda parte del convegno, invece, è dedicata alle esperienze e ai testimoni con gli interventi di Marco Omizzolo, sociologo, ricercatore Eurispes e autore di studi ed inchieste sulle condizioni di lavoro degli immigrati vittime di grave sfruttamento lavorativo e di Riccardo Colasanti, direttore del Health and Poverty Lab presso il Rielo Institute for Integral Development.