Sabato 13 Aprile a conclusione del Convegno “I conti in tasca alla Stato, comprendere la finanza pubblica” uno sguardo più attento al ruolo del giornalismo nel campo economico con due figure di rilievo dell’informazione italiana, Federico Fubini del Corriere della Sera e Stefano Lepri de La Stampa. Modera la studentessa Ilaria Valentini.

Nel contesto democratico occidentale il giornalismo, specialmente quello economico, svolge un ruolo fondamentale nella comunicazione di notizie e nello svolgimento del dibattito politico.

Per queste ragioni essere giornalista economico significa cimentarsi in un ambito giornalistico dove non ci si limita solo all’analisi oggettiva dei fatti ma nel quale si assume la responsabilità di interpretare certi fenomeni per sollecitare il pensiero critico dei lettori.

Come sottolinea, sin dalle prime battute, Fubini, “i fatti sono a capotavola”. Un “giornalismo sano” parte dai fatti, dal vedere senza filtri i reali processi sociali ed economici in atto, da una conoscenza reale dei cosidetti “dati grezzi”.

Davanti al rischio sempre attuale della distorsione dell’informazione l’esigenza di avere notizie chiare ed efficaci sulla nostra situazione economica è sempre più crescente. Di fronte abbiamo uno scenario poco rassicurante: l’ incessante aumento delle diseguaglianze economiche comporta profonde spaccature sociali, mentre si fanno largo fenomeni come la polarizzazione e si affermano linguaggi di odio, intolleranza e irrazionalità spesso sulle nuove piattaforme social.

Ecco dunque perchè Fubini e Lepri, ripercorrendo alcune delle tappe storiche della nostra economia fino alla presentazione dell’ultimo Def, precisano spesso come un giornalismo più attento alla società, può in qualche misura intercettare certi fenomeni e stimolare la riflessione dalla lettura dei giornali.

Conclude Stefano Lepri, “Non sempre è difficile spiegare la complessità degli eventi in poche righe di giornale. Ma il ruolo del giornalista non può prescindere da uno stato costante di attenzione nei confronti dei cambiamenti sociali ed economici”.