Il tradizionale appuntamento della messa prenatalizia è un momento di preghiera e di riflessione che ci permette di vivere nella condivisione questo periodo d’Avvento. Anche quest’anno, sabato 17 dicembre, si è celebrata presso l’Altare della Cattedra nella Basilica di San Pietro. Pubblichiamo il messaggio di auguri del nostro presidente, il card. Pietro Parolin.
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Carissimi Amici di Villa Nazareth,
in un momento storico così delicato, in cui regnano notte, silenzio, solitudine, tristezza, smarrimento, vorrei farvi giungere il mio più sincero augurio di un sereno Santo Natale con le parole di Padre David Maria Turoldo:
Vieni di notte,
Padre David Maria Turoldo
ma nel nostro cuore è sempre notte:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni in silenzio,
noi non sappiamo più cosa dirci:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni in solitudine,
ma ognuno di noi è sempre più solo:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni, figlio della pace,
noi ignoriamo cosa sia la pace:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni a consolarci,
noi siamo sempre più tristi:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni a cercarci,
noi siamo sempre più perduti:
e dunque vieni sempre, Signore.
Nel nostro cuore è sempre notte…
Molteplici sono le notti che viviamo nei nostri cuori: lo scoramento in alcune case è legato alle malattie, in altre alle diverse forme di fragilità, in altre ancora alle ristrettezze economiche.
Vieni di notte, Signore, e illumina queste nostre notti.
Noi non sappiamo più più cosa dirci…
Quanta incomunicabilità tra padri e figli, tra colleghi di lavoro seduti dietro scrivanie adiacenti nel medesimo ufficio, tra generazioni che non dialogano e non si confrontano tra loro, contribuendo così ad ampliare le distanze e le incomprensioni!
Vieni in silenzio, Signore, e da’ voce ai nostri cuori pensanti.
Ognuno di noi è sempre più solo…
Dietro il filtro di uno schermo spersonalizzante, ci inseriamo in sempre più fagocitanti comunità virtuali, fatte di nomi fittizi, likes e “mi piace”, perdendo il contatto con la realtà vera, concreta, fatta di relazioni umane autentiche, sguardi, volti, storie, persone. Spesso siamo tante solitudini insieme.
Vieni in solitudine, Signore, e allevia le solitudini di tanti anziani, adulti e giovani fragili.
Noi ignoriamo cosa sia la pace…
Avvolti dai fumi di una guerra insensata e crudele che si sta combattendo in Ucraina, accecati dai lampi delle esplosioni, travolti dai rombi di cannoni, mitragliatrici, lanciamissili, ignoriamo cosa sia la pace.
Vieni, figlio della pace, e insegnaci il valore, la grazia, la bellezza dell’Amore.
Noi siamo sempre più tristi…
Volti mesti, occhi spenti, espressioni malinconiche riflettono animi addolorati, abbattuti, afflitti.
Vieni a consolarci, Signore, e lasciaci intravedere miraggi di speranza, luci di coraggio e forza d’animo.
Noi siamo sempre più perduti…
Nelle nostre selve interiori spesso ci sentiamo persi, smarriti, disorientati, sconcertati.
Vieni a cercarci, Signore, e mostraci fari accesi per riprendere la rotta, rincuorati dalla tua presenza viva e vivificante.
Accompagno questi Auguri con una speciale preghiera per ciascuno di voi, i vostri cari e le vostre intenzioni di bene.
Don Pietro Parolin