L’Associazione Comunità Domenico Tardini è formata di laici e chierici, i quali si impegnano a vivere il significato cristiano dell’esistenza, il rispetto della libertà della persona, il valore della cultura per il servizio agli altri.

Nasce nel 1980 da un gruppo di ex alunni, desiderosi di fare proprio l’ideale di monsignor Tardini che aveva dato vita a Villa Nazareth, e di offrire ad altri giovani l’accoglienza e le opportunità formative ricevute.

Riconosciuta (2004) dal Pontificio Consiglio dei Laici, ha come mandato la Diaconia della cultura.

Storia

L’Associazione nasce nel 1980 facendo propria l’idea del Cardinale Domenico Tardini, che si era sentito chiamato a dedicarsi ai piccoli, ai quali Gesù riconosce la più alta dignità nel Regno dei Cieli, e ai bisogni materiali e morali di persone, per le quali il Signore sentì compassione perché “stanche come pecore senza pastore”.

Nel 1946 l’allora monsignor Tardini creò Villa Nazareth, ove accolse orfani e figli di famiglie numerose e povere e “ne scrutò con fine sensibilità i doni più scelti di intelletto e di cuore che Dio aveva a ciascuno di essi generosamente elargito. E si preoccupò che questi talenti venissero valorizzati in elette vocazioni di apostolato, a servizio della Chiesa ed al bene della società”. Con queste espressioni, Papa Giovanni XXIII col motu proprio del 13 gennaio 1963 creava la “Fondazione Sacra Famiglia di Nazareth, detta Villa Nazareth”.

Dall’esempio del Cardinale Tardini e dalla consuetudine con lui, la prima generazione cresciuta a Villa Nazareth trae un’ispirazione di autentica fraternità che, a partire dal 1969, si sviluppa in un’esperienza di vita comunitaria tra i giovani e un gruppo di collaboratori e amici del Cardinale. Nel 1980, nel desiderio di proporre in prima persona l’ideale di Villa Nazareth, essi danno vita all’Associazione per offrire ad altri giovani l’accoglienza e le opportunità formative di vita cristiana ricevute.

Il 24 maggio 2004 il Pontificio Consiglio per i Laici decreta il riconoscimento dell’Associazione “Comunità Domenico Tardini” come associazione internazionale di fedeli di diritto pontificio.

Identità

L’Associazione è formata di laici e chierici, i quali assumono l’impegno di vivere il significato cristiano della propria esistenza che, secondo l’itinerario dei discepoli di Emmaus, consiste nell’accogliere in se stessi il progressivo rivelarsi di Gesù, nella Parola e nell’Eucarestia, così da riconoscerlo quale via, verità e vita; il rispetto della libertà della persona, che richiede di impegnarsi per la dignità di ogni essere umano, creato ad immagine di Dio e redento in Cristo; il valore della cultura per un servizio agli altri, che si realizza nel promuovere uno stretto rapporto tra la maturazione della fede e la maturazione culturale, così da poter offrire un aiuto ai giovani e a coloro che soffrono privazioni di carattere culturale.

 

I membri dell’Associazione sono chiamati a dare testimonianza di questi valori nella propria vita e nelle attività professionali, avendo attenzione alle situazioni di bisogno delle rispettive regioni di origine e collaborando ai progetti delle chiese particolari.

Opere

L’Associazione sostiene, con apporto di idee e aiuto economico, l’impegno formativo di Villa Nazareth, che mediante la Fondazione Comunità Domenico Tardini Onlus accoglie studenti e studentesse nel suo Collegio universitario riconosciuto dallo Stato italiano.

I membri dell’Associazione sono impegnati a condividere con gli studenti i valori della propria professionalità, responsabilità sociale ed esperienza di vita cristiana. Alcuni di essi svolgono gratuitamente in modo continuativo o temporaneo, servizi di formazione e di organizzazione dello stesso Collegio.

Finalità

Per chiarire meglio le finalità dell’Associazione che dovrebbe essere un “riferimento”, non un “movimento”, riportiamo un brano dell’intervento del Presidente, il cardinale Achille Silvestrini, alla prima riunione del Consiglio (4 giugno 2000).

La proposta e l’organizzazione dell’Associazione hanno come finalità principali:

  • la testimonianza di cristiani che si formano e vivono ispirati agli ideali della Comunità;
  • l’ispirazione e il sostegno dati all’azione formativa che Villa Nazareth dedica ai giovani;
  • la promozione o la collaborazione ad iniziative utili per la crescita morale, culturale e civile della società.

Le tre finalità sono collegate e mutuamente dipendenti. Ma la prima, la formazione delle persone che vivano gli ideali della Comunità, è prioritaria rispetto alle altre due.

La formazione delle persone:

  • è stata la richiesta che ha stimolato l’elaborazione dello Statuto, in seguito integrato con un Regolamento;
  • nasce dagli interrogativi che le persone si pongono per le realtà umane, professionali, culturali con cui si confrontano;
  • corrisponde alla necessità che ha la società di avere quegli “apostoli”, indicata da Tardini;
  • è messa alla prova dalla esigenza di fare un discernimento per sé e per gli altri sulla cultura del proprio tempo.

Tutto questo si riassume in queste domande:

  • Qual é l’impegno di vita ispirato al Vangelo che si richiede per quegli ideali?
  • Come radicare cristianamente l’impegno concreto della vita di ciascuno?
  • Diversità da tenere in conto rispetto al 1946: La secolarizzazione esige di rendersi conto di com’è attualmente il mondo.

Discernimento tanto più impegnativo perché i nostri tre punti ideali richiedono una straordinaria forza di convinzione e coerenza:

  • il significato cristiano dell’esistenza;
  • la fatica di accogliere la realtà di grazia e di mistero di cui ciascuno è portatore;
  • il valore della cultura come espressione di una fede che cerca di comprendere la realtà delle cose e di offrire un servizi;
  • è, dunque, una sfida di laicità cristiana.

“Possono essere membri dell’Associazione laici, uomini e donne di maggiore età e chierici, che si riconoscono nelle finalità ed intendono perseguire gli scopi statutari. Coloro che intendono aderire all’Associazione indirizzano apposita richiesta di ammissione al Presidente che la sottopone alla deliberazione del Consiglio” (art.12 dello Statuto).